mercoledì 20 gennaio 2021

LA TORTA CAPRESE

 La storia della pasticceria è ricca di capolavori nati da errori, da distrazioni: dal panettone milanese al pasticciotto leccese, dalla ganache francese alla Nutella.

Anche la  torta caprese ha origini...involontarie!



(Foto www.paneangeli.it)




Siamo a Capri, splendida isola dell'arcipelago napoletano, nel 1920.


La Piazzetta
(Foto www.capri.it)








I famosissimi faraglioni
(Foto www.capri.it)


In una piccola pasticceria artigianale, Carmine di Fiore deve preparare un dolce per tre malavitosi italoamericani alle dipendenze nientepopodimeno che di Al Capone. I tre si trovano nell'isola per degli acquisti commissionati dal gangster.


Non sappiamo se fu una distrazione del momento o la paura di sbagliare la realizzazione del dolce per " clienti" così particolari...ma di fatto il povero Carmine non era per niente tranquillo ed infatti si dimenticò di mettere la farina nell'impasto del dolce che aveva deciso di preparare.

La torta, quando uscì dal forno, aveva un profumo molto invitante ed una consistenza particolare; lo spaventato pasticcere l'assaggiò incuriosito e rimase colpito da tale insolita bontà: era croccante all'esterno e morbidissima all'interno.

Ovviamente Carmine preparò subito un'altra torta...questa volta ripetendo intenzionalmente l'errore.

Gli ingredienti di questa torta sono mandorle finemente tritate ridotte a farina, cioccolato fondente, uova, burro e zucchero.























Oltre all'assenza della farina manche anche il lievito, ma non sappiamo se anche questo fu una dimenticanza di Carmine o era prevista dalla ricetta originale.

Mancando il lievito, per far " crescere" la torta occorre montare gli albumi a neve molto ferma e, come sappiamo, amalgamarli delicatamente nell'impasto.

Questa particolare torta si presenta con una crosticina croccante che si sciogli appena messa in bocca , mentre l'interno risulta umido e molto morbido tanto che sembra preparato con una cream di cioccolato.


La consistenza umida e morbida dell'interno
(Foto www.napolitan.it)




C' è anche una versione con il lievito che rende la torta più soffice, ma personalmente preferisco la versione originale.

Alcune ricette prevedono il cacao al posto del cioccolato, ma con quest'ultimo il sapore è decisamente più corposo e rotondo.

Facoltative sono le aggiunte di aromi quali la vaniglia  ( NON vanillina...per favore) e di liquori come  rum, Grand Marnier , Cointreau o lo Strega, distillati che reggono la forza del cioccolato.

Lo stampo ideale sarebbe quello utilizzato per la  pastiera e cioè in alluminio leggero ( materiale che favorisce la perfetta cottura) con bordi svasati.





Questo è il mio "ruoto" di alluminio 


Anche la decorazione finale rispetta delle regole precise: o la scritta "Caprese" in corsivo  o disegni ottenuti con i centrini per le torte, entrambi ottenuti con un'abbondante spolverata di zucchero a velo.

Ultimamente sono comparse delle originali variazioni sul tema: dalla caprese bianca al al limone senza cioccolato a quella con il " cioccolato" bianco e pistacchio

In cucina ed in pasticceria la fantasia è importantissima, ma per me che sono una chocoholic...queste varianti sono delle fitte nello stomaco! E' come dire ( e mangiare) una Sacher bianca ( ...purtroppo esiste MA NON presso l'Hotel Sacher di Vienna ).




(Foto www.sacher.com)




Anno fortunato il 1920 per la pasticceria perchè in tale data nacque un altro dolce a base di mandorle e cioccolato, l'abruzzese Parrozzo, ma la sua storia...ve la racconterò la prossima volta!




















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